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LEZIONI DI SCRITTURA
Leggerezza. “Dopo aver apprezzato varie strade e compiuto esperimenti diversi, è venuta l’ora che io cerchi una definizione complessiva per il mio lavoro; proporrei questa: la mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e del linguaggio.”
Rapidità. "Non voglio dire che la rapidità sia un valore in sé: il tempo narrativo può anche essere ritardante, ciclico, o immobile. In ogni caso il racconto è un’operazione sulla durata, un incantesimo che agisce sullo scorrere del tempo, contraendolo e dilatandolo. (…) Come nelle poesie e nelle canzoni le rime scandiscono il ritmo, così nelle narrazioni in prosa ci sono avvenimenti che rimano tra loro.”
Esattezza.: “Cercherò prima di tutto di definire il mio tema. Esattezza vuol dire per me soprattutto tre cose: 1) un disegno dell’opera ben definito e ben calcolato; 2) l’evocazione d’immagini visuali nitide, incisive, memorabili; 3) in italiano abbiamo un aggettivo che non esiste in inglese, icastico; un linguaggio il più preciso possibile come lessico delle sfumature del pensiero e dell’immaginazione. (…) Credo che la mia prima spinta venga da una mia ipersensibilità o allergia: mi sembra sempre che il linguaggio venga utilizzato in modo approssimativo, casuale, sbadato (…) la letteratura è la Terra Promessa in cui il linguaggio diventa veramente quello che dovrebbe essere.”
Visibilità. “Scrivendo un racconto la prima cosa che mi viene in mente è un’immagine che per qualche ragione mi si presenta carica di significato, anche se non saprei formulare questo significato in termini discorsivi o concettuali. Appena l’immagine è diventata abbastanza netta nella mia mente, mi metto a sviluppare una storia, o meglio, sono le immagini stesse che sviluppano le loro potenzialità implicite, il racconto che esse portano dentro di sé.”
Molteplicità. "Il romanzo contemporaneo come enciclopedia. Come metodo di conoscenza, e soprattutto come rete di connessione tra i fatti, le persone, le cose del mondo. (…) Da quando la scienza diffida dalle spiegazioni generali e dalle spiegazioni che non siano settoriali e specialistiche, la grande sfida per la letteratura è il saper tenere insieme i diversi saperi e i diversi codici in una visione plurima, sfaccettata del mondo. “
Cominciare e finire. “Il punto di partenza delle mie conferenze sarà dunque questo momento decisivo per lo scrittore: il distacco dalla potenzialità illimitata e multiforme per incontrare qualcosa che ancora non esiste ma che potrà esistere accettando dei limiti e delle regole.” Italo Calvino, Lezioni Americane
Leggerezza. “Dopo aver apprezzato varie strade e compiuto esperimenti diversi, è venuta l’ora che io cerchi una definizione complessiva per il mio lavoro; proporrei questa: la mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e del linguaggio.”
Rapidità. "Non voglio dire che la rapidità sia un valore in sé: il tempo narrativo può anche essere ritardante, ciclico, o immobile. In ogni caso il racconto è un’operazione sulla durata, un incantesimo che agisce sullo scorrere del tempo, contraendolo e dilatandolo. (…) Come nelle poesie e nelle canzoni le rime scandiscono il ritmo, così nelle narrazioni in prosa ci sono avvenimenti che rimano tra loro.”
Esattezza.: “Cercherò prima di tutto di definire il mio tema. Esattezza vuol dire per me soprattutto tre cose: 1) un disegno dell’opera ben definito e ben calcolato; 2) l’evocazione d’immagini visuali nitide, incisive, memorabili; 3) in italiano abbiamo un aggettivo che non esiste in inglese, icastico; un linguaggio il più preciso possibile come lessico delle sfumature del pensiero e dell’immaginazione. (…) Credo che la mia prima spinta venga da una mia ipersensibilità o allergia: mi sembra sempre che il linguaggio venga utilizzato in modo approssimativo, casuale, sbadato (…) la letteratura è la Terra Promessa in cui il linguaggio diventa veramente quello che dovrebbe essere.”
Visibilità. “Scrivendo un racconto la prima cosa che mi viene in mente è un’immagine che per qualche ragione mi si presenta carica di significato, anche se non saprei formulare questo significato in termini discorsivi o concettuali. Appena l’immagine è diventata abbastanza netta nella mia mente, mi metto a sviluppare una storia, o meglio, sono le immagini stesse che sviluppano le loro potenzialità implicite, il racconto che esse portano dentro di sé.”
Molteplicità. "Il romanzo contemporaneo come enciclopedia. Come metodo di conoscenza, e soprattutto come rete di connessione tra i fatti, le persone, le cose del mondo. (…) Da quando la scienza diffida dalle spiegazioni generali e dalle spiegazioni che non siano settoriali e specialistiche, la grande sfida per la letteratura è il saper tenere insieme i diversi saperi e i diversi codici in una visione plurima, sfaccettata del mondo. “
Cominciare e finire. “Il punto di partenza delle mie conferenze sarà dunque questo momento decisivo per lo scrittore: il distacco dalla potenzialità illimitata e multiforme per incontrare qualcosa che ancora non esiste ma che potrà esistere accettando dei limiti e delle regole.” Italo Calvino, Lezioni Americane